Dopo aver visto le ultime partite della serie D e degli UNDER 20 …. mi è nata dal cuore questa spontanea riflessione …. ma dove è la SOCIETA' ASSONUOTO? Parlo di Società perchè i ragazzi utenti primari si allenano sempre, idem l'allenatore, ma i Dirigenti e il Presidente dove sono difronte ad arbitraggi così scandalosi ? Non dovrebbero loro alzare i toni senza farli alzare a quei 4 genitori che poi si sentono presi di mira da tutti e criticati per le personali dimostrazioni di dissenso? Non dovrebbero essere i vertici a dire qualcosa a far capire a tutti che danno il loro appoggio alla squadra e la difendono mettendo davanti la loro faccia???? Io vorrei qualche risposta , e vedere che ognuno a modo suo dimostri la fiducia nei nostri ragazzi che “per adesso” si sentono ancora squadra , ma non so più per quanto. Le Società in genere dovrebbero lavorare sul senso di appartenenza, perchè questo crea dinamiche positive fra tutti gli organismi interni …. il senso di appartenenza che ti fa urlare “Forza Viareggio!” … e non ti fa provare vergogna …. il senso di appartenenza che ti fa vedere gli errori e ti aiuta a migliorare …. non dimentichiamo ( purtroppo!) che con il senso di appartenenza si son vinte le elezioni.....Io sono una mamma nonché tifosa di una squadra che fino ad ora è stata unita …. ma da stamani ahimè è iniziata la sua involuzione!!!! Aspetto risposte e se non ne avrò vorrà dire che "ho proprio visto giusto”!!!!! Saluti a tutti
Maria Vittoria
9 commenti:
Cara Maria Vittoria,sono il papa' di Francesco, nonche' tesserato Fin (quindi dirigente)e credo di avere il senso di appartenenza alla societa'.Ho praticato in eta' giovanile sport, non pallanuoto, ma sempre uno sport di squadra e la mia convinzione è che quando le cose vanno male il responsabile è sempre un altro.L'arbitro sbaglia come sbagliano i dirigenti gli allenatori e i giocatori.
Sta agli adulti trovare le giuste motivazioni per far si che i ragazzi in acqua diano il meglio di loro stessi.Tornando alla partita di stamane su nove espulsioni non siamo riusciti a segnare nessuna rete.Cosa voglia dire questo non lo so.Se il problema è atletico o mentale,se sono stanchi per troppo carico o per bagordi extra vasca.
Forse non sono la persona piu' adatta per accompagnare i ragazzi sul piano vasca in quanto sono sia genitore che tesserato;mi rendo disponibile a rimanere nell'ambiente ma forse è opportuno trovare una persona piu' idonea.
Un caloroso saluto
Roberto
Roberto sono Adolfo
come sai sono un ultras.........
Tutte le volte c'è qualcuno che vuole farmi pagare le multe e non me lo dice in faccia ma lo dice a terze persone............
Nessuno vuole la tua testa....., purtroppo abbiamo il VUOTO SOCIETARIO ATTORNO.......,
sei sicuramente la persona più equilibrata e onesta che conosca all'interno della società.........
Penso che il nostro allenatore debba fare un esame di coscienza sulla gestione della squadra......
Non voglio entrare nel merito della partita.................
A questo punto sono estremamente deluso....................
Ciao Adolfo
Ieri sono tornato in piscina per la prima volta da quando ho smesso.E' stata una fortissima emozione tornare dopo un bel po' di tempo e vedere l'affetto e la cortesia con i quali sono stato salutato.Tuttavia ho visto una squadra irriconoscibile,che ha sbagliato l'impossibile,fiacca,senza grinta;non so quali siano le cause non facendo più parte del gruppo e non mi permetto di fare ipotesi azzardate.Posso solo dire di essere d' accordo con quanto ha affermato Roberto,ossia sul fatto che si sbaglia tutti e non solo l'arbitro.Posso dire ai ragazzi di non mollare anche se è dura perchè sono contati ( e qui si sa di chi è la colpa....).Detto questo faccio un saluto ai ragazzi ( e ribadisco: non mollate anche se è dura)e ai genitori.Alla prossima partita che giocherete a Viareggio.Fatemi risapere perchè mi piacerebbe venire.
Michele Barsotti
caro Adolfo, sono la Monica sono stata io ieri che ha detto alla Maria Vittoria che sono stufa di pagare la multa per colpa di persone che urlano contro l'albitro.Certamente quando si vede arbitrare male fa rabbia, ma purtroppo l'albitro ha il coltello dalla parte del manico, e non ci si può fare niente. Ieri mattina abbiamo perso perchè abbiamo giocato male,non c'è stato gioco di squadra. Io non ho niente contro di te o contro la Maria Vittoria, ho solamente detto quello che pensavo. un caro saluto Monica
Sono una tifosa della Squadra dei ragazzi under 20 e mi è capitato spesso di condividerne l'entusiasmo, l'unità, la gioia nel divertirsi e nel sacrificarsi insieme, cosa che purtroppo non ho riscontrato nella squadra dei "grandi", tutti presi da sè stessi, tronfi e scadenti, per niente "generosi" nel sacrificio di sè per una semplice parola "sport". E' di questo che vorrei parlare e non di tutto quello che sta purtroppo dietro. Parlo di quell'attività che dovrebbe far parte di un iter educativo, che nutre il corpo, ma anche l'anima, che sviluppa la personalità, che accresce il rispetto nell'altro, che aiuta l'uomo ad esserlo. Sport è tutto questo, ma è anche gioia nel viverlo e se si perde la gioia, negli "educatori allo sport", nelle società, è un fallimento. Mi sento delusa da un mondo di adulti spenti e che non motivano i ragazzi, che non riescono a far vivere loro lo sport...delusa dallo spettacolo di genitori falsamente ambiziosi, che riversano semplicemente i propri fallimenti personali sui propri figli...dall'assistere allo spettacolo dell'ipocrisia di molti, che lascia soli chi grida alle ingiustizie evidenti, esponendo la propria faccia, nel difendere semplicemente quei ragazzi che, adesso continuano a sacrificarsi ed impegnarsi per lo sport e non per ambizioni che, alla loro età, sono inutili. Sono loro, i ragazzi, il futuro dello sport.Sono loro che devono essere tutelati ed educati allo sport. Sono loro che devono avere il diritto di gridare da quell'acqua la propria voglia di divertirsi. Sono loro che possono dire:"BASTA"! Silvia
Dice Silvia: "sono una tifosa della squadra under 20"....boh..
Cara Silvia penso che per degli “uomini” di circa 26 anni non sia facile catapultarsi nel ruolo di educatori, ma in quello di motivatori e trascinatori sì. E' ovvio però che bisogna essere in due a creare la “complicità”. Se è vero che dei ragazzi di 17 anni si sono ritrovati in una nuova realtà, è altrettanto vero il contrario. Siccome nello sport , come nella vita, funziona così, credo sia giusto che questa sacrosanta verità venga riconosciuta e somatizzata soprattutto da voi genitori, che siete i reali educatori dei vostri figli.
Sul fatto che un ragazzo non debba avere ambizioni sportive non sono d'accordo con te. Lo sport è ambizione, a qualunque livello lo si faccia e a qualunque età. I vostri figli sono arrivati al punto che, almeno per quanto riguarda il fare sport, dovrebbero prevalere le loro scelte rispetto alle vostre, e penso che a qualcuno possa dare fastidio tutto ciò, ma ci siamo passati tutti perché tutti abbiamo avuto la loro età. Forse qualcuno non ha capito che è finito il tempo che “ti faccio fare questo o quello sport così vediamo in quale ti diverti o in quale sei più bravo”. Loro sono qui e questo sport hanno scelto e ve ne dovete fare una ragione ispirandoli sempre più a crescere intellettualmente.
Ora però penso che tutti questi atteggiamenti disfattisti non giovino né a voi, né ai vostri figli, né ad un gruppo che già di suo fa molta fatica per amalgamarsi. Ti assicuro che arriveranno ad un punto come sempre è stato. La vostra gioia deve essere quella di andare a vederli giocare e divertirsi e di compiacerli, semplicemente perché non potete più gestire questa situazione, loro stanno crescendo.
Come al solito non hai capito nulla!!!! I figli non si gestiscono ma si accompagnano nel cammino della vita e le relazioni si trasformano .... e questo un genitore lo sa!
CIAO
M.V.
per M.V.
....e infatti non ho capito nulla....
come sempre non ci si capisce mai alla prima..... meno male che hai scritto quella stupenda lettera nei post successivi.....
finalmente.....
...ora accompagnerai o gestirai????
Accompagnerò ............
M.V.
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