Sono uno dei giocatori della squadra di pallanuoto del Versilia Sport. Io ed alcuni vecchi compagni di squadra (abbiamo giocato tutti nelle giovanili dell' Assonuoto Viareggio e poi del Benfica dopo la scissione). Abbiamo deciso di ritrovarci tutti insieme e di partecipare al campionato regionale UISP. Certo, si tratta di attività amatoriale dal livello tecnico non eccelso (e non è impegnativo, giochiamo due volte al mese massimo). Il bello della nostra squadra è che siamo totalmente autogestiti e che pensiamo prima di tutto a divertirci che a vincere (anche perchè molti di noi - me compreso - non giocano da un bel pò di tempo a questo sport e hanno ripreso proprio perchè è nata questa squadra...). E' un'occasione per parlare, ancora una volta, della cronica assenza di spazi dove fare attività fisica (nel nostro caso le piscine. Purtroppo ci dobbiamo allenare a Massarosa perchè a Viareggio NON ci sono più spazi....). Il campionato prevede solo otto giornate, tutte a concentramento (le partite di tutta una giornata si giocano nella stessa piscina dalla mattina alla sera). Noi giocheremo a Viareggio il 30 marzo. Vi invito tutti, fin da adesso, a venire a vederci, sarebbe un piacere avervi tra il pubblico.
simone pierotti
-->
1 commento:
Caro Simone, ti scrivo non solo in qualità di dirigente della Assonuoto Viareggio, ma anche da persona che ha fatto della pallanuoto una scelta di vita in quanto dopo 31 anni di attività con 25 a livello agonistico solo quest'anno ho deciso di "appendere al chiodo" la calotta e di passare di la dal tavolo. La realtà del Versilia Sport è da lodare sicuramente ma vorrei porti una questione sulla quale ragionare insieme. Perchè si arriva sempre a queste situazioni "autogestite" senza infamia e senza lode? Mi spiego..perchè la realtà della pallanuoto a viareggio non è mai decollata?... Si potrebbe rispondere molto semplicemente con la mancanza degli spazi adeguati (come sottolinei nel tuo messaggio), ma secondo me c'è di più... purtroppo a viareggio non esiste la mentalità di "fare sport", "fare pallanuoto" (esempio lampante è che fra le due prime squadre di viareggio su circa 30 atleti ce ne saranno si e no 1/5 autoctoni) non esiste più il senso del sacrificio, della competizione, di quella sana scarica di adrenalina che si ha nelle competizioni sportive in genere. Pensa se (e mi tengo stretto) tutti i militanti della tua squadra avessero avuto voglia al tempo di fare di più, di allenarsi, di dare l'esempio ai più piccoli, di trascinare un movimento che sai tu quanto può dare sotto tutti i punti vista; pensi che gli spazi non si sarebbero trovati? Allora quello che si deve cominciare a fare (ed ognuno, compreso te, ci può provare) e dare un contributo in qualsiasi modo alla crescita del settore e non fare orecchie da mercante, pensare al proprio guscio e guardare solo indietro. Lo so, è difficilissimo, però se qualcuno non comincia, si starà sempre a criticare in modo sterile e niente più.
Massimo Malasoma
Posta un commento